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Vic. Gen.Congreg. Miss. MDCCCXVII - MDCCCXXVII

Visitator Prov. Rom - MDCCCXXVII - MDCCCXXXIV

Obiit III Mars MDCCCXXXV Aetatis a LXXXVIII

 Nato nel 1747 a Lendinara, piccola città del polosine di Rovigo, entrato in Congregazione a 16 anni nella Casa dei Ss. Giovanni e Paolo sul Celio, fatto Sacerdote, venne inviato a Fermo per insegnarvi Teologia, ove per l'abilità sua in architettura ingrandì ed abbellì il fabbricato della casa.
Passato quindi Superiore a Forlì, che richiedeva un valido aiuto per la predicazione agli Ecclesiastici, che vi convenivano da quasi tutta la Romagna, ivi seppe tener alta la fama di intelligenza specchiata, consacrarsi del pari ad evangelizzare i popoli della campagna, onde percorse pressoché tutte le Diocesi circostanti ove ebbe modo di esplicare la sua valentia in architettura, specialmente a Saladuccio - Diocesi di Rimini - dove, sotto la sua direzione, fu innalzato un magnifico tempio.

In Congregazione occupò sempre posti distinti, essendo stato Superiore a Monte Citorio, Visitatore della Provincia Romana, Pro Vicario, Vicario, Commissario e Assistente Generale. Egli cessò di vivere il 3 Marzo 1835. Era grandemente stimato dai Sommi Pontefici Pio VII, Leone XII, Pio VIII e Gregorio XVI. Quest'ultimo tutte le volte che gli accordava udienza lo faceva sedere.

Era grandemente apprezzato dai Teologi per l'opera sua «Pratica del Confessionale»: ed anche singolarmente era stimato dagli artisti per le ricche cognizioni che egli aveva fato di architettura, sicché venne aggregato all’Accademia Clementina delle Belle Arti di Bologna: ma molto più era ammirato per le sue virtù.

Da: Annali della Missione - raccolta bimestrale 31 dicembre 1925, Collegio Alberoni Piacenza, pagg.43-44.

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