• Ultima modifica: Martedì 30 Ottobre 2018, 09:31:19.

Missioni Popolari

"Le Missioni tradizionali, spesso abbandonate troppo in fretta, e che sono insostituibili per un rinnovamento periodico e vigoroso della vita cristiana, bisogna riprenderle e rinnovarle" (CT, 47). 

1. Cos'è la MP ?

  • E' un tempo forte di evangelizzazione.
  • E' un intervento profetico straordinario, dentro la pastorale ordinaria della Chiesa.
  • La MP, nell'ambito della pastorale ordinaria, si configura come un intervento profetico globale periodico - straordinario - itinerante, kerigmatico - catechetico, per una conversione radicale e per un rinnovamento vigoroso della vita cristiana, dei singoli e delle comunità.

2. Finalità - scopi - obiettivi

  1. La conversione personale: suscitare, ravvivare, purificare, alimentare, condurre a maturazione la fede = ANNUNCIO della Parola di Dio.
  2. La costruzione della comunità cristiana: rinsaldare la comunione e la partecipazione intraecclesiale = CELEBRAZIONE dei Sacramenti della fede.
  3. La promozione umana: impegno per la costruzione di un uomo nuovo e di una convivenza evangelica tra gli uomini = TESTIMONIANZA di vita nella carità.

La MP si propone di suscitare o risvegliare la fede, per condurla alla sua maturazione e alla professione - celebrazione, quale si compie nel momento liturgico - sacramentale; per spingerla verso un atteggiamento di conversione permanente e un impegno di vita nuova; e infine per strutturare in maniera completa e autosufficiente la comunità a cui essa è destinata. La MP tende soprattutto all'evangelizzazione della comunità, perché da evangelizzata diventi, evangelizzante.

3. Caratteristiche

  1. predicazione kerigmatica
  2. Itineranza
  3. Popolarità

4. Contenuti

  1. Il mistero della salvezza (= Mistero pasquale)
  2. Ecclesiologia (= La Chiesa mistero e popolo di Dio)
  3. Sacramentaria (= collegata con la Chiesa - sacramento)
  4. Escatologia
  5. Morale

5. Soggetto

La comunità cristiana cui è rivolta la MP non può essere considerata solo come destinataria (= oggetto) della medesima, ma deve essere ritenuta "soggetto" operante la Missione popolare.

6. Inserimento nella pastorale ordinaria

La MP deve essere considerata come parte integrante del piano pastorale di una Diocesi o di una Parrocchia. Pertanto è necessario:

  1. il superamento dell'aspetto episodico, sporadico, provvisorio della MP;
  2. l'inserimento della MP nell'itinerario pastorale organico della chiesa particolare.

7. Metodo

Non esiste un metodo unico, valido per tutte le missioni e per tutti gli ambienti. Esistono, invece, diversi tipi di MP a seconda delle esigenze o necessità delle diverse comunità ecclesiali, Indichiamo pertanto solo delle linee generali:

  1. La MP deve rispondere alle esigenze della situazione della comunità cui è rivolta (rispondere ai bisogni, alle attese, agli interrogativi delle persone alle quali è diretta).
  2. La MP privilegia sempre e fortemente l'annuncio della Parola di Dio sia sulla celebrazione sacramentale sia, e più ancora, sui pii esercizi.
  3. La MP deve promuovere la partecipazione, la presa di coscienza della missionarietà della Chiesa: la promozione della ministerialità, e quindi della partecipazione e corresponsabilità, necessaria perché una comunità sia matura.
  4. La MP deve introdurre o promuovere l'impegno per l'uomo o dimensione per la promozione umana.

NB. La missione "vincenziana", oltre ad un suo stile proprio (= predicacazione semplice, confessione generale), ha come caratteristica quella di proporsi la fondazione delle cosiddette "Charités" (= Associazioni di volontari/e per il servizio caritativo ai più bisognosi nella Parrocchia).

Da un punto di vista organizzativo, la MP può essere raffigurata tramite quattro cerchi concentrici:

  1. La massa del popolo di Dio;
  2. Le varie categorie (fanciulli, adolescenti, giovani, adulti, coppie, anziani);
  3. Gli incontri familiari (centri d'ascolto del Vangelo);
  4. Gli incontri personali tra Missionari e fedeli.

I CENTRI DI ASCOLTO

  • Sono chiamati anche incontri nelle case, evangelizzazione di casa in casa, o a piccoli gruppi nelle case, gruppi interfamiliari.
  • Si svolgono per tre sere di seguito toccando le tematiche fondamentali del cristianesimo: FEDE – GESU’ CRISTO – CHIESA.
  • Sono luoghi d'incontro di un gruppo di persone o famiglie convocate dal Missionario per l'ascolto della Parola di Dio e la riflessione su di essa, fatta insieme nel dialogo, in vista di una conversione personale a Cristo e di una più fraterna esperienza di Chiesa.

Hanno i seguenti vantaggi:

  • permettono l'insorgere di un clima di affetto e di stima tra Missionario e partecipanti che favorisce l'annunzio;
  • consentono la "personalizzazione" della conversazione (l'annuncio del Vangelo si fa più aderente o risposta alle esigenze, ai problemi, ai dubbi, alle aspirazioni, ecc. che emergono dalle persone);
  • permettono ai partecipanti di coinvolgersi in una maggiore partecipazione: danno possibilità di dialogo, di confronto, di ricerca comune della verità ...;
  • consentono alle persone di sentirsi più "libere" sia nella scelta dell'argomento sia nel modo di trattarlo;
  • offrono possibilità e spazio per "scaricare" l'aggressività accumulata per le inevitabili frustrazioni della vita;
  • favoriscono nuovi rapporti umani interpersonali;
  • permettono di cogliere la figura del sacerdote sotto una nuova luce e possono far cadere tanti pregiudizi al riguardo;
  • offrono l'occasione di incontrare persone che non si potrebbero avvicinare diversamente.
  • possono dare inizio ad una nuova struttura di vita parrocchiale.

8. Il dopo missione

Dalla realizzazione di tutto il lavoro d'insieme sopraindicato dovrebbero emergere delle linee programmatiche di un piano pastorale per un cammino di fede della comunità nel dopo missione.
Il dopo missione è la realizzazione continuata di questo piano pastorale o progetto cristiano emerso dalla missione.
Per rendere stabile .ed operante nella quotidianità il "fervore" di fede e di opere suscitato dal loro intervento, la preoccupazione degli Istituti missionari si concentrava, per il dopo missione, sulle Confraternite o Congregazioni o Associazioni .ai vari livelli. Dove esistevano le ringiovanivano;. dove no, cercavano di crearle, d'intesa con il clero locale. Il loro scopo era il mutuo aiuto e fervore e le opere di carità.
Oggi per il dopo missione vengono proposte iniziative di vario genere, di cui alcune in fase di sperimentazione gruppo di missione, nuclei permanenti per la catechesi (vedi Centri di ascolto ), gruppi familiari, gruppi caritativi, gruppi per l'animazione vocazionale dei ragazzi, dei giovani e della comunità cristiana, gruppi di volontari/e, piccole comunità ecclesiali, ecc. Ogni comunità ha: le sue sensibilità e le sue esigenze ...
Per il dopo missione possono essere previsti anche altri interventi da parte dei Missionari per le diverse necessità (ad es. per l'avvio di un gruppo, per rinnovare lo spirito, della missione, ecc.).

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