• Ultima modifica: Martedì 30 Ottobre 2018, 09:31:19.

I Nostri Defunti

P. Squeri Marco

L'ULTIMO CAPPELLANO DEL VECCHIO OSPEDALE

Nel 1972, con il trasferimento del "Misericordia" alla nuova sede in Via Senese, p.Marco Squeri, sacerdote della comunità di San Vincenzo de Paoli, cessava di svolgere il suo ministero di Cappellano dell'Ospedale.
Sono passati oramai molti anni, ma molti maremmani, forse lo ricorderanno, soprattutto per i numerosi battesimi da lui celebrati nella cappella del vecchio ospedale e per il suo ininterrotto servizio religioso dal 1948 al 4 ottobre del 1972, così come ricordano la sua disponibilità verso i degenti, la sua dignità e precisione nelle celebrazioni e nella cura dei documenti di battesimo, stilati con una grafia armoniosa e chiara. Nato a Bedonîa (Parma) il 25/11/1915, era entrato nella Comunità di San Vincenzo de' Paoli il 24/09/1934, ricevendo l'ordinazione sacerdotale il 17/09/1941.
Nel 1948, assieme ad altri due confratelli, dava inizio alla presenza dei Vincenziani in terra di Maremma e ben presto gli fu affidato l’incarico di cappellano dell'Ospedale. Non era una persona che passava inosservata per le vie del centro, quando dopo essere stato a pranzo, o a prendere il caffè dai suoi confratelli, faceva ritorno all'ospedale. Era un prete all'antica, emulo di Don Camillo se sì imbatteva în qualche giovinastro o adulto in vena di facili ironie sulla sua nera talare o sorpreso a smadonnare: non si accontentava di qualche pia esortazione o di recitare qualche giaculatoria riparatrice...
Dal 1972 al 1988,ebbe l'incarico di cappellano, presso le Case di riposo delle Figlie della Carità, prima a Valmontone (Roma), poi a Siena-Monistero.
Ma dal 1988 iniziò il periodo buio della sua esistenza, con la perdita totale della memoria di sé e degli altri, amorevolmente assistito giorno e notte nell'infermeria provinciale della sua comunità.
Nel silenzio del suo mondo, ha chiuso la sua esistenza terrena i1 16 marzo 2005, ritrovando se stesso nella luce di Dio.

Don Giancarlo Siveri, cm

CANTERO' IN ETERNO... “ …..IN QUEL MEDESIMO ISTANTE .RIUSCI’ DI NUOVO A PARLARE E SUBITO SI MISE A LODARE DIO” Lc 1,64,

Marco,
il canto struggente
che accompagnava
il tuo ultimo viaggio
verso il mistero di Dìo,
ha rivelato il senso degli anni
che tu hai smarrito,
da quando il tuo corpo
divenne prigione di ogni memoria.
Il tempo ti ha macerato
nel buio del tuo silenzio col mondo,
come chicco di grano,
e ti presentì al Signore
con “ceste” di frutti “del tuo dolore”.
Ora, di fronte al Signore,
hai ritrovato il tuo io
e la tua lingua sì è sciolta
nel canto eterna di gioia.

Grosseto 18/03/2005

In memoria di P. Marco Squeri cm, dal 1948 al 1972 a Grosseto come cappellano dell’Ospedale civile (Bedonia 1915- Siena 2005) Poesia di D Giancarlo Siveri 

P. Petrini Francesco

Il giorno 16 gennaio 2005 il Signore ha chiamato a condividere la gioia del suo Regno P. Francesco Petrini, sacerdote della Congregazione della Missione.
P. Francesco era nato ad Acquapendente il 14 settembre 1926 da Petrini Eliseo e Ramitelli Giovanna, terzo di 5 fratelli, in seno ad una famiglia di sostanzioso spessore di fede.
Da questa testimonianza di fede Francesco, il fratello Dante e Giuseppe sentono la chiamata del Signore alla vita sacerdotale.
A seguito della morte, nel 1939, a diciassette anni, di suo fratello Giuseppe, il giovane Francesco continuò gli studi ginnasiali al seminario vescovile di Acquapendente per poi rientrare al Seminario Interno della Congregazione il 26 settembre 1942.
Il 7 ottobre 1944 emise i voti perpetui e compì gli studi teologici al Collegio Alberoni di Piacenza dal 1948 al 1951. Il 3 giugno 1950 venne ordinato sacerdote per l’imposizione delle mani da Sua Ecc.za Mons. Pronti vescovo di…

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P. Del Gobbo Carlo Karyanto

P. Del Gobbo Carlo Karyanto

Per quarant’anni al servizio della Chiesa Indonesiana

"Non credere, dunque, solamente agli occhi del corpo: Si vede meglio quello che è invisibile, perchè quello che è si vede con gli occhi del corpo è temporale, invece quello non si vede è eterno. E l'eterno si percepisce meglio con lo spirito e con l'intelligenza che con gli occhi".

(Dal Trattato sui Misteri di S. Ambrogio di Milano)

Verso gli anni sessanta per ragioni politiche l’Olanda ruppe le relazioni con l’Indonesia. E questo divenne un grosso problema per la Diocesi di Surabaya, perché fino a quel momento i sacerdoti che lavoravano nella Diocesi erano quasi tutti membri della Congregazione della Missione provenienti dall’Olanda.. Certamente per un certo periodo la CM olandese non avrebbe potuto inviare i confratelli come missionario nella Diocesi di Surabaya. In quel tempo a Roma si stava svolgendo il Concilio Vaticano II (1962-1965) e il Vescovo di Surabaya, Mons.…

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P. Bosio Valentino

P. Bosio Valentino

P. Valentino Bosio, C.M. “Quest’uomo dal cuore buono ci ha lasciato” Un morte veramente bella! Se ne è tornato al Padre mentre sedeva celebrando la preghiera del mattino, nella cappella dell’Episcopato di Sintang. P. Valentino ha lasciato tante persone che lo amavano. Quel giorno, Martedì 8 Giugno, il cielo di Sintang era nuvoloso in modo non abituale. Il Padre che dai poveri era chiamato “uomo dal cuore buono” ci lasciava per sempre. Anche la natura s’era messa a lutto per accompagnare la sua dipartita. Le espressioni di dolore per questa perdita si riversano sull’Episcopio come un fiume in piena. Dolore, perché questo Padre Lazzarista dal cuore buono ci ha lasciati per presentarsi a Dio infinitamente buono. Nato a S. Giovanni in Croce, aveva studiato al Liceo Tecnico della Accademia di Brera. Era entrato in Seminario presso i Vincenziani nel 1962, e veniva ordinato sacerdote nel 1970. Vicinissimo ai più poveri,…

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P. Fervari Ernesto

P. Fervari Ernesto

P. Ernesto Fervari ci ha lasciato per sempre fisicamente, però il suo spirito aleggia in questo luogo ed il suo ricordo non deve spegnersi mai nei nostri cuori. Una teoria dice che, quando una persona muore, la sua anima ritorna a Dio, il suo corpo va a madre terra, ma il suo spirito rimane per qualche tempo nel luogo che gli è stato famigliare specialmente nell’ultimo periodo della sua vita. Valutare la portata teologica di questa teoria è compito degli specialisti, ma per noi qui riuniti sembra così edificante riferirla a P. Ernesto … In questo luogo egli si trovava a proprio agio, a casa sua, fra amici così da recarvisi molto spesso. Ci si può chiedere quali siano stati i motivi determinanti, le idee forza e lo spirito che animavano questo suo atteggiamento.
Cercherò di riassumerli brevemente: 1.- Nella sua attività pastorale P. Ernesto non ha dimenticato la figura…

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